Attaccamento: una base sicura

              
        Il concetto di una base personale sicura da cui un bambino, un adolescente, o un adulto parte per esplorare e a cui ritorna di tanto in tanto, è un concetto cruciale per capire come una persona emotivamente stabile si sviluppi e funzioni per tutta la vita.

Il bambino è predisposto a comportamenti di attaccamento i quali si rendono palesi in situazioni di emergenza come la sofferenza, la fatica e  qualunque cosa che lo impaurisca, e anche dal fatto che la madre sia o appaia inaccessibile.
                      E’ stata studiata la qualità della risposta della madre ai segnali affettivi che provengono dal figlio nelle situazioni di emergenza.

Ella può non riuscire a riconoscere l’angoscia del figlio in tali situazioni.            

L‘insensibilità materna precoce sembra portare ad una preoccupazione nei confronti della presenza  o ad un suo evidente rifiuto quando viene sperimentato il bisogno di attaccamento.

Disturbi relazionali e psicopatologia nell’attaccamento insicuro
                Il modo con cui i genitori forniscono aiuto  e  sostegno ai figli nei loro momenti critici sono determinanti per lo sviluppo di disturbi relazionali. 
               Gli effetti di esperienze negative di privazione e di attaccamento insicuro possono portare l’individuo ad essere più vulnerabile alle esperienze avverse più tardive ed aumentano le probabilità nel corso del ciclo della vita di trasformarsi in disturbi di personalità.        
       Attualmente si è propensi a considerare che le tipologie di attaccamento insicuro-ambivalente e insicuro-evitante e l’attaccamento di tipo disorientato-disorganizzato costituisce di per se una condizione psicopatologica per la gravità dei sintomi associati.

Ereditarietà delle modalità di attaccamento
            Il comportamento di aiutare a confortare gli altri quando sono addolorati è uno schema di comportamento che si sviluppa di solito fin dal secondo anno di vita del bambino ma la forma che assume tale schema viene molto influenzata da come la madre tratta il suo bambino.
           I sentimenti e i comportamenti di una madre nei confronti di suo figlio cioè, il suo prendersi cura, sono influenzati in modo determinante da come ella stessa è stata trattata da piccola da sua madre.

Le relazioni inefficaci
        Le relazioni di attaccamento inefficaci rispecchiano uno di questi tre modi di regolare l’attivazione emotiva tramite il contatto con il caregiver (la figura di attaccamento).
1. Evitante: il bambino evita la figura di attaccamento (caregiver) in una situazione di tensione perché ha imparato che esso non sarà probabilmente disponibile e rifiuterà la sua richiesta di consolazione.
2. Ambivalente: il bambino amplifica il suo disagio nel tentativo di tenere sempre il caregiver  vicino a sé.
3. Disorganizzato: un conflitto tra tendenza all’avvicinamento e tendenza all’allontanamento da una figura di attaccamento di cui ha paura ma di cui ha bisogno, come nei casi di genitori maltrattanti.
        E’ interessante notare che questi pattern sono stati osservati nelle interazioni dei bambini con altre figure di attaccamento come gli assistenti e gli insegnanti.
      

Paolo Mancino Psicologo Napoli

Paolo Mancino è psicologo specializzato in terapia strategica. Riceve alle seguenti sedi: Portici (Napoli) Viale dei Pini, 3 - Marano di Napoli - C/so Italia, 15