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Sessualità a dodici anni

Sessualità a dodici anni

Come nasce e si costruisce la sessualità di una bambina o di un bambino? E’ l’ambiente familiare e le persone che si frequentano a dettarti l’agenda di cosa penserai e quali comportamenti avrai a partire da 11 anni e per tutta la vita. Ma c’è un aspetto dell’esperienza che ti stronca: la sessualizzazione troppo precoce in seguito al contatto con la pornografia o a condizioni troppo spinte in famiglia. Inavvertitamente l’immagine di se cambia nel senso di condizionarti ad un atteggiamento sessuale obbligato per essere visti o sentirsi semplicemente sexy come spesso accade anche attraverso i condizionamenti dei media.

Alberto Pellai ha scritto un libro su questo argomento dalla parte delle ragazze. Di seguito vi propongo un colloquio riportato nel suo libro, “Girl R-evolution” pubblicato il mese scorso.

Pellai mi vorrà scusare se, senza la sua autorizzazione, riproduco di seguito questa comunicazione tra padre e figlia dodicenne.

<Papà, a scuola tutti parlano di sesso>.

<Mi sembra più che naturale, Alice, sei alle medie, tu e i tuoi compagni siete in piena tempesta ormonale. Gli ormoni danno alla testa e molti non fanno altro che pensare al sesso. E quindi ne parlano. Anche tu ci pensi spesso?>.

<Boh… qualche volta. Mi vengono in mente un sacco di dubbi e di domande. Mi sembra che tutti sappiano già tutto, facciano già tutto. Mentre io niente. Quando sento questi discorsi provo vergogna>.

<In che senso vergogna Alice? La sessualità è una cosa naturale, appartiene alla nostra vita. L’ultima sensazione che dobbiamo provare è la vergogna>.

< papà ma li dovresti sentire, dicono certe cose!>

<Tipo?>

<No, non te le posso dire, papà. Mi vergogno troppo>.

<Alice, sono un medico e pure uno psicoterapeuta: le persone con me parlano di tutto. Da mattina a sera ascolto i segreti più intimi dei miei pazienti. Per cui io non mi spavento di nulla: puoi dirmi quello che vuoi in tutta tranquillità>.

<No papà, preferisco di no. Però ci sono due mie compagne che vanno in giro a dire che l’hanno già fatto>.

<Hanno già fatto cosa?>

<L’amore con un ragazzo>

<Alice, magari lo dicono solo per farsi notare. A dodici anni si è ancora molto piccole. Non consiglierei a nessuno di avere un rapporto sessuale così presto>.

<Anch’io la penso così. Però quando lo dico, alcuni mi rispondono che sono una sfigata. Che diventerò una suora. Ma papà, secondo te, a che età è giusto cominciare a fare l’amore con un’altra persona?>

<Secondo te c’è un età giusta? Cioè, fare l’amore è come guidare l’automobile? Si compiono i diciotto anni, si prende la patente e si va?>

<No, non penso proprio. Perchè per fare l’amore tu devi avere qualcuno che ti vuole bene. Se non ce l’hai come fai a farlo?>

<Appunto. Ti ricordi l’anno scorso al mare? Quando un ragazzo ti aveva detto che ti amava? Paolo mi pare si chiamasse…>

<Si, mi ricordo>.

<E tu ci avresti fatto l’amore con questo?>

<Ma sei matto? Nemmeno per sogno. Lui aveva tredici anni, io undici>

<E se lo avessi incontrato a quindici anni?>

<Non lo so. Dipende da tante cose. Magari lui mi dice così, ma solo perchè voleva avere una ragazza mentre era in vacanza. Poi tornava a casa sua, si dimenticava di me e si metteva insieme a un’altra>

<Vedi? non c’è un’età giusta e un’età sbagliata. Sono tanti altri gli aspetti per cui due decidono di fare l’amore. Ci deve essere il sentimento, prima di tutto, ma anche responsabilità, rispetto, tenerezza, condivisione, conoscenza di sè, conoscenza dell’altro, aver parlato con il ginecologo o con l’andrologo per i maschi, essersi preoccupati di prevenire le malattie a trasmissione sessuale  e le gravidanze indesiderate>

<Aspetta. ma se uno pensa a tutte queste cose, la sua prima volta sarà a cento anni!>

<Magari non a cento, ma nemmeno a dodici, come raccontano le tue amiche. Lo sai che secondo le statistiche la maggioranza dei ragazzi di sedici anni non ha ancora avuto un rapporto sessuale?>

<Davvero? Io pensavo che a sedici anni lo avessero già fatto tutti>

<Invece no. Magari tantissimi sedicenni vanno in giro a dire di si, solo per sembrare più grandi, ma poi la verità è tutt’altra. Forse è quello che fanno anche le tue compagna.>

<Anche secondo me sono due bugiarde. Dicono un sacco di cose per farsi vedere dai ragazzi, e nemmeno sanno che i ragazzi le chiamano in modi molto offensivi.>

<Tipo?>

<No, non te li posso dire. Secondo me ti verrebbe un infarto>

<A me verrebbe un infarto se fossi tu quella che va in giro a raccontare cose del genere a dodici anni. Se lo venissi a sapere credo proprio che ci rimmarrei male>.

<Tranquillo papà, fino ad oggi io sono andata a letto solo con uno>.

<Eh?>

<Il mio orsacchiotto. Quando ero bambina non riuscivo ad addormentarmi se non ce lo avevo accanto a me sul cuscino, ti ricordi? E anche adesso, di tanto in tanto, prima di chiudere gli occhi me lo guardo lì sulla mensola e mi piacerebbe appoggiarlo sul cuscino>.

<Ecco, Alice, se puoi, fai in modo di andare a letto col tuo orsacchiotto ancora per un bel pò>

<Uffa, papà: tu mi vuoi far rimanere una bambina. E’ meglio che di queste cose, d’ora in avanti, ne parlo solo con la mamma>.