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Sei una base sicura per tuo figlio?

Sei una base sicura per tuo figlio?

images (60)Gli inglesi chiamano care giver una persona che rappresenta una base sicura per qualcuno; quasi sempre un bambino. I nonni ad esempio lo sono per i loro nipotini. Un adulto bravo ad accudire, anche se non è un genitore lo può essere a volte anche meglio. Coppie affidatarie lo possono essere. C’è una attitudine ad occuparsi bene dei bambini.
Nel film “La stanza di Marvin “ l’attitudine di Bessie è quella di occuparsi dei genitori anziani e soprattutto del padre malato, Marvin, mentre quella di Lee rispecchia questa impossibilità. Le due sorelle rappresentano gli estremi di questa disposizione innata: una ce l’ha, l’altra no.
Una base sicura è l’attribuzione fondamentale per allevare persone sane, con una buona autostima, persone “sufficientemente buone” da essere loro stesse buoni care giver per i loro figli.
Ma “Una base sicura” è anche uno scritto di J. Bowlby con il quale descrive la sua teoria dell’attaccamento fin dal 1949. Bowlby si riferisce all’attaccamento come a un istinto. E’ la tendenza innata a ricercare la vicinanza di un adulto accudente e protettivo. E ciò dal punto di vista adattivo è fondamentale per tutti i mammiferi. I genitori accudiscono i figli secondo uno schema innato di comportamenti protettivi.
Nella nostra specie è un pò diverso. Gli elementi di civilizzazione introducono una complessità e ne definiscono quelli che creano disadattamento. Ecco allora apparire disturbi vari dell’attacamento e a non sentirsi protetti e riconoscenti verso adulti (genitori o no).
Vi potete spiegare, secondo queste poche note, il motivo per cui non rappresentate una base sicura per i vostri figli (o anche uno solo di loro) ?
Pochissimi sono in grado di ammetterlo senza subire uno sconforto profondo, sensi di colpa che arrivano fino all’angoscia. Oggi sappiamo anche che questa tendenza (perché si tratta di una tendenza e non di un fenomeno tutto o nulla) si trasmette da una generazione a un’altra. Figli che si sono sentiti non protetti hanno un rischio altissimo di risultare genitori poco protettivi. Si tratta probabilmente di un patrimonio, di un bagaglio che si possiede in varia quantità. I bambini sicuri si possono riconoscere fin dal primo anno di vita. Answorth nel 1978 inventò una procedura che è in grado di stabilire se un bambino ha la tendenza a manifestare sicurezza oppure no. Si tratta della “Strange situation”, una procedura che consiste nel registrare la reazione del bambino di un anno lasciato da solo per un minuto dalla mamma ma in presenza di giocattoli e di un estraneo (il medico). La reazione del bambino al ritorno della madre viene a definire tre modalità di attaccamento: sicuro, insicuro ansioso e insicuro evitante. Nel corso di 30 anni questi bambini sono stati seguiti nella loro evoluzione e personalità. I risultati erano molto prevedibili.
Oggi ci domandiamo: è possibile intervenire precocemente per aiutare bambini insicuri?
Questa insicurezza e tutti i problemi conseguenti di autostima e di ansia possono essere in qualche modo prevenuti?
Molti di voi che stanno pensando a migliori metodi educativi a casa e a scuola stanno sulla via giusta. Nel frattempo cerchiamo di capire meglio come si può aiutare i propri figli cercando di cambiare il proprio modo di essere genitori quando ci assale qualche motivato dubbio.