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Pornodipendenza: esserne consapevoli

Pornodipendenza: esserne consapevoli

Estratto dal libro Pornodipendenza   
di Paolo Mancino

 

Perché certe persone sfuggono una realtà complessa e si rinchiudono in una
condizione di isolamento emotivo?
C’è un rapporto con la condizione vissuta da bambino?
Quali effetti produce l’abitudine ad associare la pornografia con la masturbazione?
Sono specialmente questi – e tanti altri – gli interrogativi che pongono le persone che sono venute in consultazione e che si pone la maggior parte di chi vive questa condizione come un assillo.
Il presente documento è tratto dal libro Porno dipendenza e ha l’obiettivo di informare e rendere consapevoli di alcune possibilità. In primo luogo, quello di offrire un quadro
dettagliato della situazione attuale sulla diffusione del fenomeno e l’analisi di una vasta gamma di condizioni psicologiche che possono aver dato origine al problema.
Ad ogni pagina potrete trovare occasioni che vi aiuteranno a comprendere meglio cosa vi sta capitando e qual è il vostro rapporto con la pornografia.
Può essere di aiuto alle mogli dei soggetti bisognosi di un intervento psico-educativo le
quali avrebbero bisogno di un intervento specifico al fine di prendere atto del problema e
misurarsi quanto prima con le iniziative del caso. Talvolta sarebbe necessario leggerlo
assieme al compagno, il quale, se fino a questo momento non ha voluto conoscere ragioni,
sarebbe il caso di tentare con tutti i mezzi di persuaderlo mostrandogli che si può tentare
di uscirne questa volta con più convincimento.
Quando le ragioni non bastano allora anche le minacce possono dare luogo a situazioni
di cambiamento. E’ il metodo che ha funzionato meglio fino ad ora in certi casi.


La sua lettura e i commenti specifici alle risposte a ciascuna domanda potranno risultare
di grande aiuto per chi voglia comprendere meglio il fenomeno per intraprendere qualche
attività per il cambiamento.
Tengo a chiarire che questo libro non intende sostituirsi alle normali attività che le
persone scelgono per affrontare e risolvere il loro rapporto anomalo col sesso.
Contribuisce però, assieme ad una gamma di attività scelte da ciascuno, a informare,
motivare, orientare e gestire le scelte personali e a raggiungere nuove convinzioni e nuovi
traguardi una volta programmati. Può rivelarsi un buono strumento per coloro che si
occupano e hanno a cuore l’educazione dei giovani.

La presa di coscienza è il primo atto che da l’avvio alla decisione di cambiare e la
conseguenza più importante è la consapevolezza e l’apertura verso gli altri e non il rifugio
nell’isolamento. Perciò, chiedo ai genitori meglio intenzionati di far si che i loro figli
usino gli smartphone solo di giorno e non nei momenti di vita sociale. Non dimenticate
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che la vita sociale più importante è quella che si fa stando vicino alle persone e
guardandole negli occhi mentre si parla loro in modo da raccogliere il loro respiro e i loro
odori poiché anche quelli, assieme ad altro ancora fondamentale, fanno la vera
comunicazione.

E’ oramai sotto gli occhi di tutti che la dipendenza da immagini porno sul web affligge un
numero sempre maggiore di persone di ogni età, prevalentemente maschi. La fruizione di
materiale porno è oggi a portata di mano ad ogni momento e per ogni gusto perciò sempre
più giovani ne rimangono invischiati. Risulta difficile chiedere aiuto per chi ne rimane
vittima in quanto l’argomento costituisce un tabù per le troppe inibizioni e i limiti della
comunicazione nonostante internet.
La passione pornografica fa si che si sviluppi nelle persone che fanno abuso di
masturbazione, la necessità di trovare stimoli sempre nuovi e più intensi per poter provare
lo stesso piacere provato in precedenza, la cosiddetta tolleranza. Ciò porta gli individui
che utilizzano filmati e immagini a contenuto pornografico a ricercare tematiche a
contenuto sempre più estremo.
Milioni di persone sono attualmente dipendenti dalla pornografia. La loro è una
condizione molto penosa in quanto non riescono a dedicarsi compiutamente alla famiglia,
al lavoro, ai figli e, soprattutto all’amore della propria donna. Questi dipendenti dalla
pornografia dedicano la propria vita sessuale alla pornografia su internet. La loro vita
sessuale è consumata al cento per cento dalla masturbazione davanti a immagini
pornografiche. Ma la masturbazione non è la causa della dipendenza dal porno né la
pornografia è sempre ritenuta responsabile dello sviluppo di una dipendenza.


Nel corso del libro tratterò più approfonditamente questi due aspetti del problema. Per
adesso iniziamo con alcuni chiarimenti sulla masturbazione e il suo uso anche da adulti.
La masturbazione è genericamente considerata, nella fase della pubertà, un mezzo per
prendere confidenza con i cambiamenti del proprio corpo e acquisire familiarità e
coscienza di sé – oltre che, ovviamente, un modo per ricavare piacere. Tale pratica, se
limitata a quanto descritto, e se non arriva a comportamenti esagerati per frequenza e
partecipazione emotiva, come nel caso della masturbazione compulsiva, rientra
perfettamente nei limiti della normalità e non ha nulla di patologico. Fa parte delle
manifestazioni primarie della sessualità adolescenziale.

Dopo i primi anni dell’adolescenza la frequenza della masturbazione diminuisce e a questa
viene preferito il rapporto con un’altra persona.
Sia per la gran parte degli uomini che per una percentuale ridotta nelle donne, la
masturbazione è un’attività secondaria e “sostitutiva” del coito. Le donne che riescono a
raggiungere l’orgasmo attraverso la masturbazione anche nel rapporto con il partner
spesso usano tale pratica come ulteriore stimolo (Kinsey,1953). Raggiungere l’orgasmo
con la masturbazione infatti, di solito è più facile che con la penetrazione, e spesso è lo
stesso partner a collaborare.


Uno degli alibi più consistenti che adducono gli uomini per giustificare l’allontanamento
dalla propria donna e la loro pratica compulsiva è che esse non gli corrispondono,
manifestando quindi esigenze più sottili e relazionali. Questa naturale richiesta provoca
in molti maschi la falsa credenza della presunta freddezza delle loro donne per cui, invece
di darsi da fare per migliorare il rapporto intimo e condividere le loro esigenze, se ne
allontanano.
Spesso questi uomini non conoscono ancora le dinamiche della sessualità femminile:
l’anatomia, la fisiologia, la domanda di erotismo (in gran parte diversa da quella dei
maschi) e i mezzi per una efficace seduzione. Semmai molti uomini sono bravissimi nelle
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fasi iniziali del rapporto, (quello seduttivo) ma poi non riescono a mettere in atto i mezzi
per poterlo sostenere o alimentare.
Un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’orgasmo femminile è giocato dalla
mente.


La sessuologia moderna considera che la donna, per raggiungere l’orgasmo, deve essere
mentalmente predisposta. Essendo in questo ambito più sensibile emotivamente e
sentimentalmente rispetto all’uomo, può trovare difficoltà a raggiungere il piacere e non
raggiungerlo (assenza di secrezioni vaginali) se non è sufficientemente serena e coinvolta
sentimentalmente o fisicamente.
L’insoddisfazione riguardante il proprio corpo, sensi di colpa dovuti a fraintendimenti nel
campo delle idee religiose, insicurezza, pensieri negativi, partner non corrisposto
sentimentalmente e/o fisicamente, complessi di inferiorità, possono incidere
negativamente sull’esito dell’orgasmo.
1.1 La scoperta dell’altro
Nel percorso della crescita la pratica della masturbazione solitaria lascia il campo alle (………)

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