Meglio la verità
Il mio ragazzo sabato sera, si toglie un peso dallo stomaco, dopo un giro di parole, mi confida che lui soffre di anemia mediterranea, precisamente lui è un portatore sano della malattia. Il problema sorge nel momento in cui, in futuro, concepiremo un bambino, perché nel caso in cui, anch’io fossi portatrice sana di tale malattia ci sono dei rischi per il bambino.
Lui mi parlava come se la decisione fosse stata già presa, senza essere per nulla interpellata, come se all’interno della coppia non avessi voce in capitolo, lui asseriva che nel caso in cui scoprissi che anch’io soffrissi di tale malattia, non dovevamo avere figli, per non correre alcun rischio.
All’inizio ho fatto domande sulla malattia, perché ne avevo sentito parlare soltanto un po’ per televisione, poi ho iniziato ad esprimere anch’io la mia opinione, nel senso che, io ai figli non avrei rinunciato, ma avrei corso il rischio, mi sarei rimessa alla volontà di nostro Signore. E se durante la gravidanza avessi saputo che nostro figlio fosse nato malato, nella forma più grave, non avrei mai proceduto per l’aborto.
Un’altra cosa che mi ha fatto davvero male, e che lui, ha fatto passare tutto questo tempo prima di dirmi una cosa così importante, mi sono sentita nuovamente tradita, nuovamente, perché pensavo che lui fosse diverso dal mio ex ragazzo, cioè fosse una persona trasparente ed invece mi sbagliavo. Era già capitato in passato che mi avesse detto piccole bugie, ma io gli dicevo:” meglio un’ amara verità che delle menzogne”, perché nel corso della vita ho notato che le bugie, vuoi o non vuoi, vengono sempre a galla. Lui ha avuto tante occasioni per dirmelo, perché parlavamo spesso del futuro e soprattutto dei figli, in tutti quei momenti occultava la verità, sono passati quasi quattro anni da quando ci siamo fidanzati, e sono stanca di circondarmi di uomini che mi dicono una mezza verità, anche perché io nel rapporto do tutto, sia il bene che il male di me, mi espongo sempre, racconto di tutti i miei problemi, dai più piccoli ai più grandi, ed anche se ho il timore di essere giudicata negativamente, parto dal principio che, io voglio condividere tutto con la persona che amo, perché suppongo che con lei sto costruendo un percorso che guarda al futuro. Allo stato attuale mi trovo con un bel punto interrogativo sulla testa, nel senso che ora sto facendo una cura medica per procedere poi, con le prove allergiche e solo agli inizi di dicembre potrò fare gli esami clinici che appurino, se anch’io sia portatrice sana, di questa malattia, dato che nel corso della mia vita non ho mai avuto problemi di salute per pormi questa domanda. Con lui qualcosa si è inclinato, forse ora parlo così perché è successo da poco, ma sapere di stare con una persona che dopo quasi quattro anni con cui fai progetti e sacrifici per il futuro, non ti viene a confidare una cosa così importante ci rimani davvero male e la vedi sotto un’altra luce, non più quella chiara e celestiale, con cui l’avevi dipinta.