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Il legame genitore figlio e l’attaccamento insicuro

Il legame genitore figlio e l’attaccamento insicuro

E’ stata studiata la qualità della risposta della madre ai segnali affettivi che provengono dal figlio nelle situazioni di emergenza all’età di 1 anno e per tutta la durata della scuola primaria. 

              Ella può non riuscire a riconoscere l’angoscia del figlio in tali situazioni

vuoi per cause esterne che per cause interne (malattia mentale). Può anche solo riconoscere nel bambino una generica sofferenza ma non essere in grado di individuarne la qualità e non riuscire a dare una risposta adeguata, cioè empatica, in grado di sintonizzarsi sulle sue esigenze.

Quando furono sviluppate queste ricerche, cioè negli anni cinquanta, si attribuiva esclusivamente alla madre il ruolo di accudimento. Oggi si parla invece di figura di accudimento, che può essere anche un fratello o un nonno.

Quando l’equilibrio dell’esperienza del bambino è sbilanciato dalla parte del dispiacere per l’incapacità della figura che accudisce di riconoscere le determinanti contestuali o fisiche della tensione o per l’incapacità di rispondere agli affetti negativi che sono stati stimolati, allora l’angoscia e la rabbia persistono.

  Il comportamento di aiutare a confortare gli altri quando sono addolorati è uno schema di comportamento che si sviluppa di solito fin dal secondo anno di vita del bambino ma la forma che assume tale schema viene molto influenzata da come la madre tratta il suo bambino.

       Il comportamento dei genitori rispetto alla richiesta di prossimità e accudimento del figlio è anch’esso predeterminato dagli schemi comportamentali presenti fin dalla nascita ma si esplicita solo di fronte a particolari richieste ed è soggetto all’apprendimento, soprattutto in età infantile. Ovvero, le caratteristiche del comportamento di attaccamento dell’adulto derivano dall’attivazione di schemi che si sono sviluppati sulla base della loro esperienza come figli già in tenera età.
I sentimenti e i comportamenti di una madre nei confronti di suo figlio cioè, il suo prendersi cura, sono influenzati in modo determinante da come ella stessa è stata trattata da piccola da sua madre.

              Le scoperte di M. Ainsworth  suggeriscono che le madri che rispondono appropriatamente e prontamente ai segnali dei loro figli hanno bambini che sperimentano una modesta ansia rispetto alla disponibilità della madre alla protezione e al conforto. Al contrario, l’insensibilità materna precoce sembra portare ad una preoccupazione nei confronti della presenza o ad un suo evidente rifiuto quando viene sperimentato il bisogno di attaccamento.

Possono quindi determinarsi Disturbi relazionali e psicopatologia nell’ attaccamento insicuro
Il modo con cui i genitori forniscono aiuto e sostegno ai figli nei loro momenti critici sono determinanti per lo sviluppo di disturbi relazionali.

           Ad esempio, nel caso dei bambini che sviluppano un attaccamento ansioso-resistente si osserva una limitata esplorazione per difficoltà a separarsi dalla figura di attaccamento e la diffidenza nei confronti delle persone e delle situazioni nuove. 

Al contrario i bambini evitanti adottano strategie rigide basate sull’ autosufficienza proprio perché non sono in grado di suscitare delle risposte affettive e protettive da parte degli altri.

          Le conclusioni di molte ricerche autorizzano ad attribuire ai bambini ansiosi-resistenti minor entusiasmo e perseveranza nella soluzione dei problemi, meno curiosità, meno fiducia in se stessi e minor grado di autostima. I bambini classificati insicuri-evitanti prefigurano problemi comportamentali di passività o impulsività e comportamento antisociale già a partire dalla scuola dell’infanzia.
Gli effetti di esperienze negative di privazione e di attaccamento insicuro possono portare l’individuo ad essere più vulnerabile alle esperienze avverse più tardive ed aumentano le probabilità nel corso del ciclo della vita di trasformarsi in disturbi di personalità
Ulteriori studi e ricerche hanno dimostrato che un comportamento materno maltrattante nasce dall’attesa di queste di essere accudite o che i figli abbiano cura di loro. Le relazioni irrisolte dei genitori e quelle corrispondenti disorganizzate dei figli derivano da una inversione di ruolo.

Una relazione invertita

tra genitore e bambino sta alla base di un numero significativo di rifiuto scolastico, agorafobia e probabilmente di depressione.
Attualmente si è propensi a considerare che le tipologie di attaccamento insicuro-ambivalente e insicuro-evitante sono perturbazioni dello sviluppo che in base alla loro gravità possono costituire un indice del rischio psicopatologico mentre l’attaccamento di tipo disorientato-disorganizzato costituisce di per se una condizione psicopatologica per la gravità dei sintomi associati.

      

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