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La tosse fa bene o fa male?

La tosse fa bene o fa male?

La tosse fa bene o fa male?

      I bambini odiano la tosse e non solo loro; ma la tosse fa bene o fa male?

       Una prima risposta ci vede tutti contro ma se riflettiamo possiamo aggiungere che la tosse è necessaria. Se esiste vorrà dire che ci aiuta ad espellere tossine e liberare il corpo dal malessere. Proprio come fanno le medicine, solo che, quello che facciamo noi rimane anche per il futuro.  E’ una medicina naturale e 100 volte meglio.

Fino a qui tutto chiaro allora. Ma cosa facciamo affinché il nostro corpo aiuti la tosse a difenderci?

In queste settimane imperversa l’influenza e coinvolge il nostro apparato respiratorio, la gola, i bronchi e i polmoni. Come al solito la tosse ha il suo ruolo importantissimo. Di fronte ad un attacco di tosse i nostri bambini e noi stessi soffriamo e ce la prendiamo con “questa maledetta tosse che non ci abbandona”.  La tosse è come il dolore: chi riesce a gestirlo meglio vive meglio e guarisce prima.  E voi, sapete come fare davanti a un attacco di tosse acuto che vi toglie l’aria e vi spossa oltre ogni limite? Avete abbastanza pazienza a sopportarla e a “gestirla”? Si dice che la tosse è come la miseria, non la si può nascondere.

 I farmaci svolgono la loro parte ma non si può risolvere tutto coi farmaci. Certamente, ma la si può in qualche modo e in parte gestire.

 La tosse interviene nella espulsione di sostanze tossiche e ciò non è solo riferito alla sostanza della nostra affermazione come tossine batteriche e scorie e svariate sostanze che il corpo riconosce a un livello che non ci è dato percepire mentre avviene, ma solo dalle conseguenze che determina. Dunque, dobbiamo ammettere che il nostro sistema respiratorio e immunitario agiscono ad un livello molecolare di cui non conosciamo se non per via scientifica gli effetti e i meccanismi.

 Nel momento in cui viviamo il disagio della malattia possiamo fare ben poco per aiutare il nostro corpo a reagire.

La differenza la fa la nostra sensibilità, l’esperienza, le nostre capacità di essere parte di esso anche nel pensiero. Si, proprio nel pensiero in quanto il pensiero e lo stato d’animo possono aiutare il lavoro del corpo ma possono anche contrariarlo e renderne più difficile la guarigione. A volte, addirittura creare uno stato di malessere o di malattia nuova. Non sono così rari gli attacchi di panico durante un attacco di tosse. Chi ne ha fatto esperienza si accorge che la tosse finisce proprio per lasciare spazio al panico e non appena ricompare la tosse il panico finisce. Ricompaiono più forti gli attacchi di tosse e a volte convulsioni con vomito e stati di spossatezza fino al ricorso dell’assistenza al pronto soccorso. La sofferenza e il disagio si moltiplicano.

Le persone che hanno qualche problema del genere hanno difficoltà a gestire gli attacchi di tosse e il controllo in generale. Hanno avuto qualche problema e soffrono comunque di disturbi cosiddetti psico somatici. Vuol dire alla respirazione e ai suoi organi come a quelli digestivi, alla cute ed altri ancora.

I problemi di tosse di cui stiamo parlando vengono piuttosto accentuati da alcune persone in quanto queste sono più propense ad averne paura e ad anticiparne gli effetti negativi piuttosto che vivere una sicurezza in sé in grado di lasciarsi andare con fiducia e anticiparne le conseguenze naturali e benevoli. L’attesa paurosa e sconcertante li agita e li mette in una condizione di contrapposizione proprio come si fa contro i propri nemici. Queste persone dovrebbero allora incominciare a vedere la tosse come il nostro mezzo che ci aiuta e che ci salva piuttosto che come il nostro nemico. Aiutare la tosse a fare il suo compito, il suo “lavoro” ci induce più benevolenza e ci potrebbe condurre ad una vita più serena. 

A questo punto molte persone mi potrebbero domandare: “Ma come si fa?”.

Ebbene, bisogna lavorarci sopra. Significa iniziare da qui ed ora e darsi un primo obiettivo. Per esempio, immaginare la tosse come un’amica che sta facendo pulizia la quale si arrabbia se noi la osteggiamo e la critichiamo. Per esempio, se si sta ammazzando di fatica a spalare gratuitamente mentre noi la critichiamo e le diciamo cose brutte lei non riuscirà a fare il suo lavoro con efficacia. Se noi invece le facciamo complimenti e la compensiamo con i nostri ringraziamenti e rassicurazioni lei farà il suo lavoro con fiducia e senza vederlo come un sacrificio. Inoltre, la tosse la si può addomesticare senza fare ricorso a litri di sciroppo.  Potremo lasciare andare il nostro corpo soprattutto quando siamo in preda ad un episodio acuto. Dire per esempio a noi stessi: “adesso che la tosse sta agendo bene, ha concluso la sua parte di lavoro è arrivato il momento di riposarsi”.

Soffermati a pensare che sei tu che gestisci i lavori e dai il compito ai tuoi polmoni di ossigenarsi. Immagina un albero in un giorno di primavera; senti le tue spalle e rimani immobile e concentrato sulla situazione complessiva del tuo corpo per qualche secondo. Prenditi per te alcuni secondi e lasciati andare… Basta.

 Allora, cosa avete pensato di fare con la vostra tosse?  

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