fbpx
×

Psicologia Costruttivista

Psicologia Costruttivista

download (24)Il concetto “Relazionale” viene fuori dalla integrazione della teoria cognitiva con quella costruttivista.

La teoria costruttivista considera il sapere come qualcosa che non può essere ricevuto in modo passivo dal soggetto, ma che risulta dalla relazione fra un soggetto attivo e la realtà.

Secondo Watzlawick, il fondatore della Pragmatica della Comunicazione Umana, le forme psicopatologiche non originano nell’individuo isolato ma nel tipo di comunicazione che si instaura tra gli individui.


“La realtà in quanto oggetto della nostra conoscenza sarebbe dunque creata dal nostro continuo “fare esperienza” di essa. La determiniamo dal modo, dai mezzi, dalla nostra disposizione nell’osservarla, conoscerla e comunicarla. Si forma nei processi d’interazione ed attraverso l’attribuzione di significati alla nostra esperienza”.

Per lo psicologo costruttivista (dalla teoria di Kelly dei Costrutti personali) “la “costruzione” si poggia su mappe cognitive che servono agli individui per orientarsi e costruire le proprie interpretazioni. Il costrutto è l’unità elementare di discriminazione attraverso la quale si attua il processo di costruzione.


In sostanza, ciascun individuo costruisce una sua “mappa di significati” personali, che gli consentono di vivere in quello che ciascuno sperimenta come il suo mondo. E’ ovvio pertanto, che ciascuno si esprime in termini di personale visione del mondo e individua una sua specifica realtà. Tale realtà è temporanea ma non per questo indifferente o poco importante.

E’ importantissima per ognuno.

In questo processo di costruzione viene inserito il mondo sociale nel quale si vive e del quale si condividono i significati.


I terapeuti cognitivo – relazionali si ispirano principalmente alla teoria cognitiva e a quella costruttivista e relazionale, lavorando sul duplice livello della struttura del sintomo (problemi manifesti) e dello schema sottostante (strutture dedotte).[VF Guidano].

Gli Schemi
Sentimenti e condotta disfunzionali sono in gran parte dovuti a certi schemi individuali tendenti a produrre, costantemente, idee pregiudiziali, oltre che una tendenza a fare errori di significato in determinate situazioni.

Per quanto gli schemi del paziente e l’obiettivo del cambiamento terapeutico siano i fattori in esame, il terapeuta stabilisce con il paziente e sviluppa la fiducia come figura-guida e tratta sia i sintomi che lo schema che organizzano il comportamento.[Guidano].
Dal livello di congruenza che si stabilisce tra le aspettative del paziente, relative agli obiettivi terapeutici, e quelli del terapeuta, dipende l’efficacia dell’intervento.

Pertanto, la psicoterapia che si basa su questi presupposti non può non attribuire alla interazione comunicativa una importanza strategica. [Nardone].


Quando l’interazione verbale assume anche valenza di comunicazione simbolica i risultati del cambiamento possono essere sorprendenti. Al punto che possiamo affermare con Watzlawick che: “Sulla base di una interazione simbolica,… si genera un risultato assolutamente concreto”.

Se la nostra psiche è in grado di farci ammalare fisicamente…deve essere possibile usare questo stesso linguaggio mettendolo al servizio della salute.”.[Watzlawick].