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Masturbazione compulsiva

Masturbazione compulsiva

“Da quando avevo nove anni, lo faccio, ma non per calmare l’ansia, o per sentirmi più tranquilla. Ovviamente, ogni tanto, lo faccio perché me la sento e non c’è nulla di sbagliato, anzi, ma il problema nasce quando, a volte, la mia testa mi dice “Fallo, adesso lo fai, altrimenti non sei determinata/ forte”. Spesso, non c’è neanche un perché, devo farlo perché me lo dice la mia testa.”
Ecco un’altra testimonianza
“Non so più che fare non lavoro non ho una fidanzata no rapporti con altre persone, sono chiuso in me stesso e non esco più. Mangio pochissimo e quelle misere forze che ho le utilizzo per masturbarmi. Sono già stato da diversi medici e psicologi ma nessuno mi ha mai capito quindi mi masturbo dalla mattina alla sera poi al mattino sono talmente stanco perchè anche di notte mi masturbo e non ce la faccio più di questa vita”.
La masturbazione è sempre esistita e anche l’abuso della masturbazione fino alla masturbazione compulsiva o dipendenza. Che qualcuno rimanga vittima di quest’ultima o ne sia rimasto vittima in passato dipende sia da cause esterne che interne ovvero, sia dalla propria costituzione o predisposizione sia degli eventi della vita che ne hanno influenzato il determinarsi.
Troppi ragazzi, molti uomini e anche diverse donne vivono la masturbazione come una malattia, una dipendenza, ovvero un gesto del quale non riescono a farne a meno anche quando si sentono stanchi, spossati o depressi. Allo stesso modo vivono la consapevolezza di aver perso tempo, di aver rinunciato in questo modo a relazioni reali, il tutto accompagnato da profondi e deleteri sensi di colpa. Per questo si ripromettono ogni volta di non farlo più.
Nei casi più estremi lo stabilirsi di una dipendenza da masturbazione può portare alla perdita del posto di lavoro o di una relazione sentimentale.
La condizione è paradossale: un aspetto fisiologico della persona (la sessualità) prende il sopravvento sugli altri bisogni fisiologici (mangiare o dormire) e sociali (vivere relazioni reali) e si instaura una condizione di dipendenza patologica. Per masturbazione compulsiva si intende il bisogno incontrollato – non necessariamente patologico – di un individuo di masturbarsi ripetutamente. Alla difficoltà nel gestire tempi e frequenza dell’attività autoerotica deve associarsi un significativo disagio individuale o relazionale dell’individuo per poter ipotizzare la natura disfunzionale o patologica di tale condotta.
Non esistono stime ufficiali di quante persone siano affette da pornodipendenza e quante di loro soffrono per questo di disfunzione erettile a causa del porno on line ma ciò che appare evidente è che il problema, ancora sottostimato, è in aumento.
La masturbazione compulsiva ha le stesse origini sia nei maschi che nelle donne.
Per kaplan la masturbazione è ritenuta anormale quando:

rappresenta il solo tipo di attività sessuale praticata
viene compiuta con tale frequenza da indicare una compulsione o una disfunzione sessuale,
è nettamente preferita al rapporto sessuale con il partner

La masturbazione compulsiva riguarda entrambi i sessi, ma viene considerato un problema tipicamente maschile. Può essere vista come uno dei segnali di dipendenza sessuale associata alla dipendenza alla pornografia.
La masturbazione compulsiva implica che la persona non riesca a fare a meno di questa condotta, che viene quindi ripetuta assiduamente, senza controllo, in assenza del raggiungimento di una vera soddisfazione.
Uno studio sulle reazioni del cervello umano agli stimoli sessuali ha dimostrato che le scene pornografiche solo nell’uomo producono uno stato di eccitazione sessuale che si traduce nella spinta a fare sesso aspecificamente con i partners teoricamente disponibili (Hamann 2005).
La persona che si masturba abitualmente di solito è assillata dal disagio di non poter avere l’oggetto del desiderio ideale, e di doversi accontentare della masturbazione. A volte invece finisce per isolarsi socialmente o sviluppare una disabilità nei rapporti sociali perché la sua sessualità è presa in ostaggio dall’attività masturbatoria. La masturbazione diviene patologica in quanto all’aumento della sua frequenza corrisponde una minore soddisfazione. Questa può essere ricercata in maniera rabbiosa o smaniosa ma senza successo, oppure corrisponde una condizione demoralizzante e imbarazzante. (Tratto da: “Pornodipendenza” Ed. Amazon)