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IPNOSI TERAPIA ERICKSONIANA

IPNOSI TERAPIA ERICKSONIANA

Per Milton Erickson – guarda il video – l’ ipnosi terapia è la terapia psicologica che si fa attraverso l’utilizzazione della trance ipnotica. Ovvero, un processo mediante il quale aiutiamo le persone a utilizzare le loro associazioni mentali, ricordi e potenzialità vitali per raggiungere il proprio scopo terapeutico.
Moolto soonnoIl terapeuta si serve della induzione ipnotica generalmente attraverso una suggestione ipnotica per lo sviluppo della condizione di trance.
L’induzione e il mantenimento della trance servono quindi a costruire uno speciale stato psicologico in cui il paziente può associare, e quindi riorganizzare le sue complessità interne.
L’ipnosi non altera la persona , non altera neppure la sua esperienza di vita passata. Serve a permetterle di imparare di più su se stessa e ad esprimersi più adeguatamente.

Quando si utilizza l’ipnositerapia e chi può praticarla ?

I pazienti hanno dei problemi a causa dei limiti appresi ; sono prigionieri di schemi mentali , strutture di riferimento e sistemi di credenze che non permettono loro di conoscere e utilizzare le loro capacità con il massimo vantaggio.
Il terapeuta valuta costantemente quali limiti siano all’origine dei problemi del paziente e quali nuovi orizzonti possono essere aperti per aiutarli a superare questi limiti.
Le suggestioni impartite attraverso la trance spesso funzionano come chiavi che fanno girare gli ingranaggi.
Possono praticare l’ipnositerapia solo psicologi o medici con una specializzazione.

Cos’è la trance ipnotica?
La trance terapeutica è un particolare stato di ricettività, unico per ogni persona, in cui i propri schemi di riferimento e credenze sono momentaneamente sospesi per lasciare il posto a suggestioni
e modelli associativi nuovi e più funzionali per lo scopo terapeutico.
Un efficace lavoro di trance è spesso preceduto da una fase preparatoria durante la quale aiutiamo i pazienti a creare un atteggiamento e un sistema di credenze ottimale per le risposte terapeutiche.
L’esperienza di trance non deve indurre alcun timore in quanto è comune a tutti nella vita quotidiana. Infatti chi non si è mai sorpreso assorto in contemplazione e immerso completamente in una lettura o in pensieri tale per cui non ha ascoltato o non ha visto niente di quello che gli è stato presentato in quelle condizioni ?

Come il terapeuta induce la condizione di trance ?
La trance viene indotta con la fissazione dell’attenzione. Molto efficace per questo fine è focalizzare l’attenzione sul proprio corpo e sulla esperienza interna del paziente. Sono stati del tipo della levitazione della mano e del rilassamento corporeo ma non si escludono storie avvincenti o una fantasia guidata. Può essere usato il metodo tradizionale o istantaneo ma in psicoterapia si preferisce il metodo della partecipazione attiva del paziente. Qualunque cosa che affascini o cattura o assorba una persona può essere descritta come ipnotica e indurre la trance.

Come il terapeuta utilizza la trance a scopo terapeutico ?
Il terapeuta utilizza la trance terapeutica per insegnare nuove associazioni positive e produttive, nonché creative, tra quelle che il paziente dimostra di possedere ma di non utilizzare per i propri scopi. Nel nostro lavoro, pertanto, preferiamo sottolineare come la trance aiuti le persone a superare i limiti appresi così da poter esplorare e utilizzare più pienamente i propri potenziali. Il terapeuta ha a disposizione molti approcci e li applica in base alla propria preparazione e sensibilità.
I pazienti devono apprendere a permettere alle loro potenzialità di risposta inconscia di diventare manifeste durante la trance. L’esplorazione psicologica che avviene durante la trance con la cooperazione attiva del paziente, consente di trovare le risposte ipnotiche in grado di sviluppare il cambiamento psicologico.

1 commento

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Paolo Mancino Psicologo Napoli

La collaborazione trai due psichiatri fu profonda e proficua. Erickson produsse numerose pubblicazioni sull’ipnosi medica che si fece strada in quegli anni e raccorse numerosissimi successi. Erickson fece parte anche del gruppo della MRI in California a Palo Alto, che iniziava a produrre i primi risultati sul doppio legame nei casi di schizofrenia.

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