Ansia e bambini
L’ansia compromette la crescita dei bambini
Ci sono mamme che, troppo in ansia per quello che “potrebbe accadere”, preferiscono avere sempre sotto controllo la situazione, non rendendosi conto che un atteggiamento del genere compromette lo sviluppo del bambino. Tranquillizzate dal fatto di avere i bimbi sempre sotto controllo, “così non accade nulla di male”, non si rendono conto che un comportamento di questo tipo può indurre nel bambino un’eccessiva paura nei confronti del mondo esterno e delle esperienze più naturali della vita. Infatti è sempre bene tenere a mente che i bambini, specialmente durante i primi anni di vita, conoscono il mondo attraverso le figure di riferimento, in particolar modo proprio attraverso la mamma che diventa l’emittente da cui ricevere segnali emozionali ben precisi. Se una situazione vi crea disagio o paura, verrà immediatamente captata dai vostri figli che reagiranno a loro modo.
Quando il bambino vive con la paura del mondo
Voi siete il mezzo attraverso cui i vostri figli imparano a conoscere ciò che li circonda. Pur non volendolo siete voi che li mettete a contatto con certe cose del mondo e li escludete da altre. Inoltre mai dimenticare che alla base del rapporto con i vostri figli vi è quel legame di attaccamento che è geneticamente determinato e che porta ad una naturale e spontanea vicinanza tra madre e bambino. Questo legame è basato inizialmente sulla dipendenza: il piccolo non potrebbe sopravvivere senza di voi. I comportamenti che quindi attua sono tutti segnali che inducono nell’adulto la vicinanza fisica e la conseguente rassicurazione emotiva. Forte quindi della rassicurazione ottenuta, il bambino intraprende l’esplorazione dell’ambiente e inizia a conoscere il mondo. Ma se voi in preda alla vostra ansia mandate un messaggio in cui tutto può far male oppure in cui non si sa mai a cosa si va incontro, il bambino sarà portato a sviluppare un’idea insicura della vita.
Come tenere l’ansia sotto controllo
E’ importante, allora, cercare di tenere sotto controllo la propri ansia. Cercando, almeno, di renderla quanto meno visibile ai vostri figli. I bambini, infatti, potrebbero spaventarsi della vostra angoscia e decidere di rinunciare a nuove esperienze “per stare sempre insieme alla mamma che se no sta male”.
Imparate a riconoscete i pericoli “reali” – E’ sempre importante cercare di discernere i pericoli reali, che possono minacciare la tranquillità dei vostri figli, da quelle che possono essere mere proiezioni delle vostre paure del mondo esterno. Una semplice influenza in fondo non ha mai ucciso nessuno. Va bene essere accorte, ma cercate di non sfociare nell’ipocondria.
Provare a fare un po’ di training autogeno – Una buona respirazione e il rilassamento fisico e mentale indotto dal training autogeno è un ottimo rimedio per chi vive nell’ansia. Trovate un centro che vi offra la possibilità di sperimentare cosa voglia dire rilassarsi veramente.
Cercate di distrarvi quando non c’è vostro figlio – Cogliete le opportunità che l’assenza dei vostri figli vi offrono. Dedicate del tempo a voi stesse, senza pensare troppo e dedicandovi ad attività che vi interessano, vi coinvolgono e possono darvi soddisfazione.
Tenete presente il bene dei vostri figli – Meglio soffrire un po’ di ansia sole solette, piuttosto che impedire ai vostri figli di andare in gita o in palestra, agli scout o ad una festicciola. Ve ne saranno grati in futuro e ricordate sempre che le prime maestre di vita siete proprio voi mamme.
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