A qualcuno è stato utile il libro?
Buongiorno,
12 anni di Porno dipendenza non è che
ci sia molto da raccontare. Ho perso tutto, e non sono più capace di
ricostruire nulla.
Questo è il riassunto migliore che possa fare.
Ora devo uscirne e il problema non è la disfunzione erettile di cui
lei ha parlato a lungo nel suo scritto. Il problema è tutto il resto.
Sono le relazioni, il lavoro, la voglia di vivere, la linfa vitale che
manca. Questo è il problema peggiore.
E mi creda che fare attività fisica stare a contatto con la natura o
insieme ad altra gente non è la soluzione. E sa perché? Perché una
volta fatto tutto questo ci si sente meglio con la coscienza e si
finisce per gratificarsi con una bella dose di porno.
Io capisco che questo sia un fenomeno nuovo e risulta anche voi
difficile approcciarvi, ma dovete cambiare il metodo perché credo che
a contrario di quanto dite ne siano usciti ben pochi da sta roba.
Io resto a sua disposizione per fornirle il mio contributo. E la cosa
migliore che possiate fare è prevenire il più possibile. Andate nelle
scuole parlatene fate stare lontane le persone dal porno. Battetevi
per proibirlo o quantomeno impedirne il libero accesso. Se volesse
fare una bella iniziativa crei un progetto con cui andare a parlarne
in giro. Vuole la mia testimonianza? Sarò ben lieto di aiutarla.
IO ho iniziato a 23 anni e ora ne ho 35, ma penso che oggi i ragazzi
inizino presto 16-17 anni. Nessuno parla dei danni che sta roba
produce, spesso si minimizza con qualche battuta, pensi che una volta
un suo collega mio amico, ovviamente ignaro della mia condizione mi
raccontò di un suo paziente definendolo “un segaiolo”. Come si può
pensare di affrontare il problema quando questa è la preparazione degli
psicologi?
Bisogna cominciare a preparare le donne alla possibile eventualità che
il proprio compagno ci possa cadere dentro, altrimenti queste si
trovano spiazzate e scappano facendo un danno ancora maggiore.
La saluto.